04 Mar EMERGENZA CORONAVIRUS – Pubblicato il nuovo DPCM: Tutte le misure in vigore dal 6 marzo al 6 aprile
Il provvedimento è stato approvato nella serata del 2 marzo e introduce diverse novità.
La Provincia di Siena resterà in zona rossa fino a domenica 7 marzo compresa, eventualmente prorogabile sulla base dell’evoluzione del contesto epidemiologico.
Cosa cambia rispetto alle regole attuali?
SERVIZI ALLA PERSONA
Nelle zone rosse saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.
ATTIVITA’ COMMERCIALI: Chiarimenti sul divieto di asporto dopo le 18
Nel nuovo Dpcm in tutte le zone torna la possibilità di vendere bevande da asporto dopo le 18, ma non per pub, bar, birrerie e caffetterie. La nuova regola varrà solo per gli “esercizi di commercio al dettaglio di bevande”, principalmente enoteche.
Lo precisa in una nota il ministero della Salute: “è rimasto il divieto di asporto dopo le 18 per le attività dei bar (codice Ateco 56.3), come per gli altri esercizi commerciali della stessa tipologia. Viene consentito ora l’asporto solo fino alle 22 dalle enoteche o esercizi di commercio al dettaglio di bevande (codice Ateco 47.25). Resta, ovviamente, vietato il consumo sul posto”.
ZONE BIANCHE
Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (come, per esempio, l’obbligo di indossare la mascherina e quello di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore.
Restano sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi).
SCUOLA
🔴 Zone rosse – si prevede la sospensione dell’attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
🟡🟠 Zone arancioni e gialle – i Presidenti delle regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica:
– nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti;
– nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni;
– nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.
MUSEI, TEATRI, CINEMA E IMPIANTI SPORTIVI
🟡 Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi.
🟡 Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.
Restano chiusi palestre, piscine e impianti sciistici
SPOSTAMENTI DA E PER L’ESTERO
Si amplia il novero dei Paesi interessati della sperimentazione dei voli cosiddetti “COVID tested”, per i quali l’imbarco ai passeggeri è consentito a seguito di obbligatorio test antigienico rapido eseguito prima dell’imbarco o a seguito di presentazione di certificazione attestante il risultato negativo di un test molecolare o antigienico effettuato per mezzo di tampone non oltre le 48 ore precedenti all’imbarco”.
A chi è stato in Brasile nei 14 giorni precedenti è consentito l’ingresso in Italia anche per raggiungere domicilio, abitazione o residenza dei figli minori.
Cosa non cambia
SPOSTAMENTI
Le regole sugli spostamenti non cambiano:
🔴“È vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute”. È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
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Raccomandiamo sempre un immutato rispetto delle procedure di prevenzione su:
l’uso della mascherina come stabilito dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, del 24 aprile 2020, che all’interno dei luoghi di lavoro prevede, per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, l’utilizzo di una mascherina chirurgica; inoltre, qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative, è comunque necessario l’uso delle mascherine e altri dispositivi di protezione conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.
l’igiene delle mani, il divieto di assembramenti, il rispetto delle distanze di sicurezza, l’attenzione ai sintomi influenzali e tutte le altre regole che ormai conosciamo bene.