29 Ott Pubblicato il 29 Ottobre 2020 il Decreto Ristori: chi può chiedere gli aiuti a fondo perduto e a quanto ammontano
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Ristori, un decreto-legge che introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi connesse all’epidemia da COVID-19.
Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle Entrate in relazione ai contributi previsti dal Decreto “Rilancio”.
Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza.
L’importo del beneficio varierà dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio.
Ecco in sintesi le categorie interessate:
400% di quanto incassato col Decreto Rilancio
Discoteche, sale da ballo, night club
200% di quanto incassato col Decreto Rilancio
Ristorazione con somministrazione, ristorazione ambulante, gestione palestre, sale giochi, altre attività di intrattenimento e divertimento, organizzazione feste e cerimonie
150% di quanto incassato col Decreto Rilancio
Alberghi, villaggi turistici, gelaterie, pasticcerie, gelaterie e pasticcerie ambulanti, bar e altri esercizi simili senza cucina
100% di quanto incassato col Decreto Rilancio
Taxi ed Ncc
Ulteriori misure:
- Proroga della cassa integrazione
Vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legate all’emergenza COVID-19, da usufruire tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 da parte delle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione e da parte di quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche. - Esonero dal versamento dei contributi previdenziali
Viene riconosciuto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l’attività a causa dell’emergenza COVID, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021. - Credito d’imposta sugli affitti
Il credito d’imposta sugli affitti viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre ed allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni di euro che abbiano subito un calo del fatturato del 50%. Il relativo credito è cedibile al proprietario dell’immobile locato. - Cancellazione della seconda rata IMU
È cancellata la seconda rata dell’IMU 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si si esercitano le attività indicate nell’allegato 1 del decreto, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.
Scarica l’Allegato 1 del Decreto