Proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre 2020

Proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre 2020

 

In vigore il decreto-legge n. 83/2020 che proroga lo stato di emergenza dal 31 luglio al 15 ottobre 2020, con possibilità per il Governo di intervenire con provvedimenti ad hoc in caso di necessità al fine di contenere e contrastare i rischi sanitari derivanti dalla diffusione del virus COVID-19, in materia di limitazione alla circolazione, chiusura di esercizi pubblici, limitazione alle attività economiche, allo svolgimento di attività educative, smart working e così via.

Cosa prevede il decreto legge

Il decreto proroga inoltre i termini di alcune specifiche misure tra le quali quelle inerenti:

– divieti di assembramento e la disciplina sanzionatoria per chi viola le disposizioni anti-covid.

– le misure di protezione a favore dei lavoratori e della collettività;

– le disposizioni straordinarie per la produzione di mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale e finalizzate a facilitare l’acquisizione di dispositivi di protezione e medicali;

– il lavoro agile;

– le semplificazioni in materia di organi collegiali (art.73 DL 18/2020);

– la sospensione dei termini di accertamento e di notifica delle sanzioni (art.81 c.2 DL 34/2020).

Lo stesso prevede la cessazione al 31 luglio degli altri termini connessi o correlati alla cessazione dello stato di emergenza, previsti da disposizioni diverse da quelle specificamente richiamate nel decreto stesso.

Infine, restano in vigore le disposizioni di cui al DPCM del 14 luglio 2020, fino all’adozione di nuovi DPCM e comunque non oltre dieci giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge in commento.

Raccomandiamo sempre un immutato rispetto delle procedure di prevenzione su:

l’uso della mascherina come stabilito dal “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”, del 24 aprile 2020, che all’interno dei luoghi di lavoro prevede, per tutti i lavoratori che condividono spazi comuni, l’utilizzo di una mascherina chirurgica; inoltre, qualora il lavoro imponga di lavorare a distanza interpersonale minore di un metro e non siano possibili altre soluzioni organizzative, è comunque necessario l’uso delle mascherine e altri  dispositivi di protezione (guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc…) conformi alle disposizioni delle autorità scientifiche e sanitarie.

l’igiene delle mani, il divieto di assembramenti, il rispetto delle distanze di sicurezza, l’attenzione ai sintomi influenzali e tutte le altre regole che ormai conosciamo bene.

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